Percorso a Nove

con visita al Santuario della Madonna del Poggetto e alla ceramica artistica graffita di Franco Mazza

Lunghezza del percorso: Km 17,3 Tempo di percorrenza senza soste: 30 minuti circa

Il percorso si snoda nell’aperta campagna ferrarese costeggiando campi di grano e frutteti, con molte vecchie case e fienili sparsi nel verde. Uscendo dall’agriturismo svoltare a sinistra per Via Sgarbata fino a che sulla sinistra compare Via Pandolfina (freccia direzionale per S. Egidio). Proseguire fino a Via Dell’Olmo (freccia direzionale par Beata Vergine Del Poggetto) quindi svoltare a sinistra. La via dell’Olmo è un tratto dell’antico Cavo Ducale fatto erigere dal Duca Ercole I D’Este per contenere le acque del Po e del suo afflente Reno che allagavano regolarmente l’area. Si nota infatti che è più alta del terreno circostante. Per visitare la Chiese dal Poggetto si lascia il percorso girando a sinistra e ci si immerge nella quiete che la circonda; il parco circostante è spesso meta di pic-nic domenicale della gente del posto, che si trova a godersi il verde e la frescura degli alberi e magari a giocare a Bac e Pandon, gioco simile al baseball giocato con una mazza, bac, e un pezzo di legno, pandon. Il Santuario del Poggetto è molto antico, si narra che prima dell’anno mille in questa zona allora boscosa e umida gli abitanti del luogo avessero attacato ad una grande quercia un’immagine della Madonna, probabilmente in terracotta. Verso la fine del milleduecento esisteva già un capitello con Madonna dipinta nota come Capitello del Podio, e alla fine del Quattrocento era stato eretto un oratorio detto del Podioleto. Nel 1554 infine l’immagine della Madonna fu dipinta come la vediamo ancor’oggi con il bimbo in braccio, immagine nota con il nome di Madonna del Poggetto e attribuita nell’ottocento a Sebastiano Filippi detto il Bastianino, attivo a Ferrara in quel periodo. Nei secoli alla Madonna vennero riconosciute proprietà taumaturgiche che le valsero l’incoronazione avvenuta il 15 settembre del 1901, infatti nel quadro si notano le corone d’oro e pietre preziose poste in quella data sui capi della Madonna e del Bambin Gesù. Fu salvata miracolosamente dalle fiamme alla fine del secondo conflitto mondiale che lasciò grandi cicatrici in questo territorio e conservata nella chiesa parrocchiale di S. Egidio fino al suo reinserimento nel Santuario dove si trova ora. Lungo la strada Bassa si costeggia la riva destra del Po di Primaro, antico ramo principale del grande fiume, che si vede solo a tratti tra le case e la campagna. Sulla destra, in Via Bassa 182 località S. Egidio, immersa nel verde del parco che circonda la casa colonica, si trova la bottega artigianale con annesso punto vendita di Franco Mazza, dove si può vedere dal vivo la produzione delle splendide ceramiche ferraresi gialle e verdi che adornavano la mensa degli Estensi. Per gruppi di almeno 6 persone e dietro appuntamento il signore e la signora Mazza vi racconteranno la storia e la simbologia di questa produzione storica. Riprendendo la Via Bassa si attraversa il paese di S. Egidio passando davanti alla chiesa parrocchiale dalla bella facciata in stile romanico del 1.600. Il giorno 1 Settembre si festeggia il patrono e in quella circostanza è possibile visitare la fiera del paese.Percorso di ritorno abbreviato Dopo aver lasciato il cimitero sulla sinistra si trova un cippo con un’immagine dedicata alla Madonna, di fronte alla quale parte la Via Pandolfina (girare a destra) che ci riporterà in Via Sgarbata (girere a destra allo stop) e in agriturismo.

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